mercoledì 2 giugno 2010

Povera Alatri.....povera Repubblica!

Povera Alatri, povere istituzioni. La maggioranza latitante anche alla commemorazione della festa della Repubblica, il 2 giugno. C’erano il Sindaco, il Vice Sindaco, l’assessore alla pubblica istruzione e basta. Nessun altro degli assessori, nessun altro dei consiglieri della maggioranza, solo Di Fabio e Bellincampi dell’opposizione. Non c’era il Presidente del consiglio comunale, non c’era l’on.le Iannarilli, non c’era il Sen. Tofani. Non c’era nessuno in rappresentanza dell’amministrazione provinciale, non c’era l’assessore Melone e nemmeno i due consiglieri Graziani e Giansanti. Non c’erano i futuri candidati a Sindaco. Non c'era l'ex generale in pensione, per un anno  maestro di cerimonia del Sindaco! Sarebbe stato il caso che ci fosse una rappresentanza degli studenti, ma probabilmente l’assessore alla pubblica istruzione non c’ha pensato a coinvolgere le scuole, i capi d’istituto, impegnato com’è a difendere la sua presenza in Giunta da chi lo vorrebbe fuori. Un vero peccato che una ricorrenza così importante sia stata lasciata passare in sordina. Dispiace che fossero assenti quasi tutti i rappresentanti delle istituzioni, proprio coloro che dovrebbero rappresentarle e che prendono un sostanzioso emolumento dalle stesse proprio per le cariche rivestite! Pazienza, purtroppo questo è diventata Alatri! Chi era invece al suo posto, come sempre, l’arma dei carabinieri, i vigili urbani, la banda musicale città di Alatri, le associazioni combattentistiche cittadine con tanti rappresentanti e sempre ordinate. Per fortuna che loro ci sono sempre, grazie! La festa della Repubblica è quella che più di ogni altra ricorrenza deve rappresentare le istituzioni, la libertà, la democrazia. E mai come adesso, in tempi di leggi ad personam, di leggi che vorrebbero limitare la democrazia, il diritto all’informazione, le indagini della magistratura, rappresenta questi sentimenti. Una Repubblica democratica a sovranità popolare fondata sul lavoro, quel lavoro che angustia tante famiglie e tanti giovani, che non ci è stata regalata da nessuno ma che è stata conquistata con il sacrificio dei nostri nonni e de nostri padri. Quella, questa Repubblica meriterebbe un poco più di rispetto!

Alatri, 2 giugno 2010                            Gianfranco De Santis

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