martedì 15 giugno 2010

Più fatti concreti e meno demagogia!

“Per i cittadini di Alatri è ormai prossima la stangata per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani.” Questo avevo scritto all’inizio di novembre 2009. E puntualmente, con il nuovo bilancio, è arrivata! Un aumento del 30% che lo scorso anno la maggioranza ha evitato utilizzando i soldi del bilancio comunale, sottraendoli in modo improprio ai servizi comunali, e quelli dell’anno precedente che non erano stati dati a Gaia in attesa che si concludesse il contenzioso e l’arbitrato in atto con la società. L’assessore Costantini e il Sindaco dicono una colossale bugia quando dichiarano che l’aumento è dovuto al nuovo servizio, a causa della raccolta differenziata. Falso! Il nuovo servizio, ancora da affidare, se tutto va bene inizierà il prossimo anno. E poi, la raccolta differenziata non deve far scendere il costo del servizio?! Per il 2010, siamo già a metà dell’anno, il costo del servizio è quello dovuto all’attuale gestore che, come è facilmente presumibile, sarà lo stesso per il resto dell’anno. Dite la verità alla gente e smettetela di prenderla in giro! Magliocca e Costantini, parlando del bilancio, volutamente non hanno fatto alcun riferimento alla tariffa della nettezza urbana, pensando di “nascondere” l’aumento ai cittadini. Un altro aspetto ingannevole è il riferimento che fanno alla tariffa che verrà applicata alle famiglie con più di due figli a carico, le quali a loro dire risparmieranno 50 euro. Falso anche questo! Per avere un risparmio di questa entità, considerata la struttura della tariffa, che è composta da una parte fissa dovuta alla superficie e un’altra variabile dovuta al numero dei componenti del nucleo familiare, quella famiglia dovrebbe pagare almeno 500 euro. Assurdo! Falso è anche quando dicono che non aumenteranno le tasse. Come avremo modo di vedere nei prossimi giorni nell’esame dettagliato del bilancio, altri servizi aumenteranno. E, infine, il quoziente familiare tanto sbandierato anche ultimamente con l’adesione al forum nazionale delle città con il quoziente familiare, che fine ha fatto? Lo sa la maggioranza in che cosa consiste il quoziente familiare? Temo proprio di no! Il quoziente familiare è l’indicatore socio economico di ogni famiglia che viene applicato ai servizi comunali e la cui tariffa è commisurata alla dichiarazione ISEE del nucleo familiare, integrata dal cosiddetto “quoziente Alatri”. Questo proprio per far si che i servizi vengano pagati in base alla situazione socio-economica del nucleo familiare. Per cui, per poter parlare di quoziente familiare occorre prima determinare la struttura del “quoziente Alatri”. Un’altra strumentalizzazione politica è quella della riduzione del 10% delle indennità di Sindaco, Assessori e Presidente del Consiglio per un risparmio di circa 9 mila euro l’anno, quando, invece, il solo direttore generale, nominato dieci giorni prima che la legge lo vietasse, ne costa quasi centomila! Smettetela con al demagogia e abbiate più rispetto dei cittadini e di tutte quelle famiglie in difficoltà, a cominciare da quanti non hanno un lavoro o che hanno bisogno di assistenza socio-sanitaria continua. Se volete dare un segnale serio revocate il direttore generale!

Alatri, 12 giugno 2010          Gianfranco De Santis

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